CURIOSITA' L'originalità di Sirignano è senz'altro la festa del 30 Novembre dedicata al patrono S. Andrea Apostolo.
Questa giornata per i sirignanesi è come se fosse Natale, infatti viene denominata "NATALE PICCIRILLO" e, come tradizione vuole, viene preceduta dalla vigilia, trascorsa alla stesso modo di quella del 24 Dicembre.
Anticamente i contadini, una volta tornati dai campi, preparavano il tipico piatto di quel giorno "spaghetti con noci e alici" seguito da: alici, baccalà fritto, scarola e broccoli di Natale, il tutto fritto o condito con l'olio dei loro oliveti.
Dopo la cena, il rito del fuoco, da sempre il simbolo forte venerato nelle civiltà contadine, il falò di S. Andrea, che veniva e viene tutt'oggi acceso nella piazza storica del paese (piazza Principessa Rosa), è un rito di origine pagana e intende essere un ringraziamento per il raccolto della stagione trascorsa.
A riscaldare la fredda serata il fuoco, ma anche le caldarroste, le patate cotte sotto la cenere e il vino novello.
Il 30 Novembre, giorno di S. Andrea, per le vie del paese, c'è il tiro dei Mai, grassi tronchi abattuti on onere del Santo con la successiva vendita all'asta degli stessi.
Luigi Del Mastro
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RICETTA SPAGHETTI NOCI E ALICI Di Elena Napolitano (classe 1923)
Ingredienti per 4 persone 500 gr. di spaghetti
150 gr. di noci
5 filetti di acciughe salate
1 spicchio di aglio
1 bicchiere da cucina di olio extravergine d'ulivo
Procedura Spinare e lavare accuratamente le acciughe
Sgusciare e tritare, grossolanamente, le noci
Far soffriggere in una padella, possibilmente in rame, a fuoco lento, l'olio, l'aglio e le noci
Quando le noci si sono ben amalgamate all'olio, aggiungere le acciughe spezzettate e un poco d'acqua bollente, in modo da ottenere una salsina più morbida e scivolosa, continuare la cottura a fuoco lento
In una casseruola, scaldare la pasta, in acqua salata.
Scolare, al dente, e unirla al composto precedentemente preparato, con l'aiuto di un cucchiaio di legno amalgamate il tutto a fuoco moderato.
Inpiattate e servite.
Buon appetito da Elena Napolitano
L'originalità di Sirignano è senz'altro la festa del 30 Novembre dedicata al patrono S. Andrea Apostolo.
Questa giornata per i sirignanesi è come se fosse Natale, infatti viene denominata "NATALE PICCIRILLO" e, come tradizione vuole, viene preceduta dalla vigilia, trascorsa alla stesso modo di quella del 24 Dicembre.
Anticamente i contadini, una volta tornati dai campi, preparavano il tipico piatto di quel giorno "spaghetti con noci e alici" seguito da: alici, baccalà fritto, scarola e broccoli di Natale, il tutto fritto o condito con l'olio dei loro oliveti.
Dopo la vena, il rito del fuoco, da sempre il simbolo forte venerato nelle civiltà contadine, il falò di S. Andrea, che veniva e viene tutt'oggi acceso nella piazza storica del paese (piazza Principessa Rosa), è un rito di origine pagana e intende essere un ringraziamento per il raccolto della stagione trascorsa.
A riscaldare la fredda serata il fuoco, ma anche le caldarroste, le patate cotte sotto la cenere e il vino novello.
Il 30 Novembre, giorno di S. Andrea, per le vie del paese, c'è il tiro dei Mai, grassi tronchi abattuti on onere del Santo con la successiva vendita all'asta degli stessi.
Luigi Del Mastro
RICETTA SPAGHETTI NOCI E ALICI
Di Elena Napolitano (classe 1923)
Ingredienti per 4 persone
500 gr. di spaghetti
150 gr. di noci
5 filetti di acciughe salate
1 spicchio di aglio
1 bicchiere da cucina di olio extravergine d'ulivo
Procedura
Spinare e lavare accuratamente le acciughe
Sgusciare e tritare, grossolanamente, le noci
Far soffriggere in una padella, possibilmente in rame, a fuoco lento, l'olio, l'aglio e le noci
Quando le noci si sono ben amalgamate all'olio, aggiungere le acciughe spezzettate e un poco d'acqua bollente, in modo da ottenere una salsina più morbida e scivolosa, continuare la cottura a fuoco lento
In una casseruola, scaldare la pasta, in acqua salata.
Scolare, al dente, e unirla al composto precedentemente preparato, con l'aiuto di un cucchiaio di legno amalgamate il tutto a fuoco moderato.
Inpiattate e servite.
Buon appetito da Elena Napolitano
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